I s o l a d ’ E l b a , l u o g o d i v i n o
la perla del mediterraneo
L ' I s o l a d ' E l b a
L’Isola d’Elba, la maggiore dell’Arcipelago Toscano, una perla verde nel blu del Tirreno. Isola di pietra ed Isola del ferro. Ma anche “insula vini ferax”, con gli antichi palmenti in pietra che raccontano ancora la storia dell’uomo e della vite ai tempi degli etruschi e dei romani. Napoleone diceva “ …gli abitanti dell’Elba sono forti e sani perché il vino della loro terra dà forza e salute”.
Il vino all’Elba è di casa da sempre; è uno dei prodotti, diciamo così, tipici. Forse di più. Simbolo e cultura. Gusto e profumo. Colore e luce. Gli Etruschi, le Ville Romane, i Medici. Il vino può essere considerato uno dei collanti tra tutte le culture e civiltà che in ordine temporale ne hanno attraversato la storia.
Senza il vino l’Elba sarebbe diversa. Più povera. Più triste. Meno colorata…
Oggi i vigneti caratterizzano ancora il paesaggio dell’Isola, restando tuttavia coltivati principalmente nei pendii più dolci e nelle aree pianeggianti.
La viticoltura si è orientata verso vini di qualità, e la d.o.c. “Elba” ha valorizzato i vini provenienti dai vitigni più tradizionali quali l’Aleatico, l’Ansonica, il Sangiovese e il Moscato.
TRADIZIONE E PASSIONE
V i t i c o l t u r a a l l ’ E l b a
Da secoli, le genti dell’isola d’Elba hanno sempre affiancato all’attività mineraria – estrazione del ferro e del granito – le coltivazioni agricole, in particolare la viticoltura.
Fino alla prima metà del 1900 la coltivazione della vite e l’industria mineraria erano state le principali risorse dell’isola. In seguito, l’avvento dell’economia legata al turismo orientò la popolazione verso nuove attività. L’abbandono delle miniere coincise significativamente con una forte diminuzione dei vigneti.
"All’Isola d’Elba il cielo e il mare si rubano i colori a vicenda. E le verdi colline guardano tanta bellezza."
– Fabrizio Caramagna
UNA LOCALITà DI ECCELLENZE
L o c a l i t à A c q u a b o n a
La Fattoria dell’Acquabona risale ai primi decenni del 1700. Il toponimo deriva dalla presenza di una fonte d’acqua dolce, bene prezioso per gli isolani. L’Azienda è situata a metà strada tra Portoferraio e Porto Azzurro, e si adagia dolcemente dal versante orientale del Monte Orello verso il Golfo di Portoferraio.
GUSTA IL TERRITORIO
I N o s t r i V i t i g n i
Tra terra rossa d’argilla e il blu del mare che fa da sfondo, all’Acquabona coltiviamo vitigni tipici dell’isola come Ansonica, Trebbiano e Aleatico affiancate al classico toscano per eccellenza, il Sangiovese, per arrivare a varietà internazionali come Syrah e Merlot.
Con sesti di impianto variabili dai più vecchi 3m ai più moderni 2,2m e densità media di 5000 piante a ettaro, ideale per il contenimento della vigoria, l’Acquabona si è sempre distinta per l’utilizzo delle migliori pratiche agrarie in quanto a conduzione dei vigneti.
Le forme di allevamento sono essenzialmente due: il cordone speronato, utilizzato soprattutto per le varietà a bacca rossa e l’archetto (guyot) per quelle a bacca bianca.
Ci siamo impegnati negli ultimi anni al progressivo abbandono di prodotti erbicidi e insetticidi ad ampio spettro (coccinelle e altri insetti utili testimoni!) per andare incontro alle esigenze di un’agricoltura più sostenibile.
Come all’interno di una grande famiglia, ci prendiamo cura di ogni singola pianta passando più e più volte in un ciclo che abbraccia l’intero anno, dal momento della schiusa dei germogli a inizio primavera fino ad arrivare alla potatura secca in inverno.
DEGUSTAZIONI
Scopri l'esperienza
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